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Uno Scrum Master come agente di cambiamento stimola ed aiuta tutti, in azienda, a migliorarsi continuamente.

Facendolo, gli ostacoli che si presenteranno nel percorso di creazione del prodotto, saranno rimossi.

Questa rimozione porterà più business agility: prodotti di migliore qualità, clienti e dipendenti più contenti, più rapidità per andare dall’idea alla produzione.

SCRUM MASTER COME AGENTE DI CAMBIAMENTO – SCRUM TEAM

Avere un impatto a livello di team è importante, spesso il punto iniziale dei miei interventi di Scrum coaching. Senza entrare nel dettaglio, facilitazione, insegnamento, coaching, richiamo delle regole decise dal team in situazioni difficili sono tutti esempi di impatto indiretto che uno Scrum Master ha sul team.

Ma uno.a Scrum Master non dovrebbe limitarsi ad avere un impatto a livello di team. Uno Scrum Master come agente di cambiamento lavora anche a livello aziendale, influenzandone il cambiamento.

Infatti, molto spesso, il team rivelerà ostacoli organizzativi che ne limitano l’agilità. Qui lo Scrum Master deve intervenire per rimuoverli. Questo è un esempio di Scrum Master come agente di cambiamento.

Limitarsi a dire « ma qui funziona così da sempre » oppure « tanto a me non mi ascoltano » è spesso quello che mi sento dire. Ed io rispondo sempre che si può fare di più, vediamo come.

SCRUM MASTER COME AGENTE DEL CAMBIAMENTO – L’AZIENDA

Qui le cose si complicano, ma non sono impossibili. Ecco qualche « trucco » che puoi usare per farti sentire.

1 – Fai domande

Le domande sono un mezzo efficace per far riflettere le persone. Preparati domande potenti (« powerful questions » dicono gli inglesi) che permetteranno di sfidare i colleghi (di qualsiasi livello). Fare domande non ti impegna a nulla.

Esempio: ho notato che lo Scrum Team dipende fortemente dal team di deployment per i rilasci in produzione. Questo crea dei momenti di attesa che limita il nostro time to market e le nostre capacità di autonomia. Come potremmo risolvere questo problema?

2 – Dati per sostenere le tue domande

Le domande migliori sono supportate da dati.

Esempio: se fossimo autonomi nel deployment in produzione, potremmo guadagnare facilmente 4 giorni (il tempo medio di attesa fra la richiesta di rilascio e l’effettivo rilascio) ed anche rilasciare più di una volta durante uno Sprint. Questo ridurrebbe il ciclo di feedback e aumenterebbe la nostra agilità.

3 – Piccoli passi

Cambiare tutto subito non è un approccio efficace. Cerca di capire qual’è il problema più grande da risolvere. Voler risolvere mille cose in parallelo ti sfinirà e non otterrai grandi risultati. Fai focus su una o due cose che possono avere un impatto concreto sul team e l’azienda.

Esempio: durante uno Sprint, ti rendi conto che lo Scrum Team ha molte cose che può migliorare. Sono tutte elencate nei tuoi appunti. Rileggendoli, capisci che l’incapacità di ottenere un Incremento Done e di rilasciare in produzione autonomamente sono due punti sui quali lavorare in priorità. Condividi questo punto di vista con il team e cominci a lavorare per risolverli.

Conclusioni

In conclusione, uno Scrum Master come agente del cambiamento è responsabile di alzare sempre l’asticella. Interviene a livello di team e aziendale. L’obiettivo è quello di ottenere ciò che aiuterà il team a rilasciare più valore più rapidamente.

La conseguenza sarà una capacità dell’azienda a soddisfare meglio e più rapidamente i propri clienti con prodotti più pertinenti e di maggiore qualità.

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